Balsamico collinare. Festá è una frazione di origine medioevale del comune di Marano sul Panaro (Mo). La posizione a strapiombo sulla valle del fiume Panaro a 500 metri circa sul livello del mare, consente di avere temperature leggermente più rigide d’inverno e aria più pulita e ossigenata durante tutto l’anno. Questa caratteristica climatica delicatamente ventilata e la diretta vicinanza con la vetta più alta del Appennino; il monte Cimone, le consente di avere un escursione termica più importante al trascorrere delle stagioni e una ossigenazione più laboriosa nella acetificazione del nostro mosto. Maggiore acidità infatti, permette alla nostra miscela di invecchiare più serenamente all’interno delle botti, allontanando di fatto il pericolo di batteri o muffe nemiche primarie delle nostre batterie.
Se è vero che la tradizione vuole che alla nascita del primogenito si inizi una nuova batteria, ritengo di aver rispettato appieno le usanze del mio territorio. Confermando nuovamente l’intenzione iniziando la seconda alla nascita della sorella diciannove mesi dopo. Confesso di aver faticato, non per passione ma per pecunia, nelle prime operazioni di acquisizione. Le prime tinelle le feci costruire da un maestro bottaio Pavullese. Utilizzai per risparmiare alcune doghe di castagno recuperate da un vecchio tino e le feci assemblare, sotto parere favorevole del bottaio, con fondi di rovere e doghe in ciliegio. Col passare degli anni l’acquisto delle altre botticelle e il compimento della nascita della mia attuale acetaia.