Ciao a tutti, nella discussione "Troppo caldo in acetaia", Andrea chiede chi e come monitora la temperatura dell'acetaia. Io rilancio la sua domanda e propongo anche di studiare un sistema per valutare la performance degli ambienti dove teniamo i nostri barili.
Oltre il sistema di monitoraggio di temperatura/umidità proposto da Andrea, avevo pensato di posizionare un contenitore graduato pieno di acqua per verificare il tasso di evaporazione nell'anno. Che ne pensate? Vi viene in mente altro?
Questione davvero interessante e, a quanto mi è dato di sapere, assai poco esplorata se non addirittura ignorata dalla ricerca scientifica in materia. Ho esperienza di monitoraggi ambientali in ambienti confinati, con scarsa escursione termica e quasi nulla escursione del tasso di umidità (grotte naturali). Da circa tre anni, per semplice sfizio, sto monitorando il clima base della mia acetaia, misurando con acquisizione oraria T e %H. Questi dati possono indicare per sommi capi il clima del "luogo acetaia", ovviamente in funzione dell'altitudine, dell'esposizione, del tipo di fabbricato ecc. ecc. e, sempre per sommi capi, quanto è lungo il periodo di optimum termico per gli acetobatteri. Se confrontassimo anche solo questi dati con quelli della "bassa", della via Emilia, della pedecollina, della media montagna … capiremmo già quale sia il clima migliore per affinare al meglio il nostro balsamico. So che sono in corso analisi continuative presso l'acetaia comunale di Albinea (RE) che comprendono la misurazione del "calo" per evaporazione (mi pare di ricordare che vengano pesate le botti nel corso dell'anno, almeno due volte). Qualche dato di analisi è stato pure pubblicato, ma a mio avviso siamo ancora a un livello un po' superficiale, sempre e comunque utile per capire come affinare la ricerca. Ogni tanto cerco in rete se esistono pubblicazioni di ricerca sulle caratteristiche osmotiche dei differenti legni, con scarso successo (qualcosa ho trovato, ma purtroppo in tedesco…). La cosa che mi stupisce sempre e comunque è che nell'approccio a questo tipo di studio non venga mai comparata la T ambientale, e la % di umidità, con la T del liquido interno botte: il delta tra le due T e la % di umidità dell'aria sono i fattori chiave, secondo me, dei cicli evaporativi che, ne sono praticamente certo, avvengono più volte nella stessa giornata proprio in funzione dello stesso delta. Ma purtroppo non sono un fisico e chi poteva studiarmi queste cose con intelligenza e mezzi non c'è più. Mi consola comunque il fatto, certo e indiscutibile, che è dalle nostre parti e con il metodo tradizionale che in tempi davvero lunghi si produce il migliore balsamico al mondo. Basta la pazienza.
Grazie per il contributo, spero che nel tempo si possa sviluppare un'esperimento da distribuire nelle varie acetaie (anche fuori dal territorio) per vlautare rigorosamente il rapporto tra il prodotto e l'ambiente di produzione.
Nel mondo del balsamico, tanto si parla di mosti, batteri e barili ma poco o nulla si dice dell'ambiente. In generale si sà che deve essere un sottotetto, io, ad esempio penso che semplicemente non debba essere una cantina perché alcuni sottotetti asfittici sicuramente non vanno bene e forse un primo piano sarebbe in quei casi preferibile ma... chi metterebbe le botti in camera o in salotto? :)
Complimenti per la raccolta dei dati e delle valutazioni.
Io sto avviando uno studio in una mia batteria con lo scopo di vedere come varia il prodotto nell’arco del tempo (in teoria dovevo aver già iniziato ma causa Covid e’ stato rimandato). Raccoglierò temperature esterne all’acetaia (due termometri esterni), interni all’acetaia, la temperatura esterna del barile e la temperatura interna del prodotto di ogni singola botte.
Intanto raccogliamo dati poi penseremo a come svilupparli. L’esempio del secchio per vedere quanto evapora può non essere indicativo... o meglio... se paragoni l’evaporazione del secchio con quello della botte e’ sbagliato. Si può paragonare l’evaporazione del secchio mese per mese.... anche se non è molto indicativo perché il secchio sente di più gli sbalzi termici rispetto al barile... diciamo che, se preso mese per mese, e’ sempre un dato, anche se non so bene come si possa usare.
Comunque non essendoci ancora nulla a riguardo bisogna iniziare a provare! :)
Ciao Giorgio, l'idea del secchio era finalizzata a misurare un dato dipendente solo dall'ambiente, esattamente come la temperatura. In effetti, l'avaporazione del balsamico dipende anche dalla densità, da cosa c'è sul cocchiume ecc. quindi è variabile da botte a botte. Se però ti va di costruire un esperimento, potremmo condividerlo prima e proporlo a un campione di utenti della community così da condividere strumenti, tempi e metodo.