Buongiorno, ho cotto il mosto,per la seconda volta a settembre 2019, quindi sono all'inizio della mia avventura con tanta inesperienza.
Ho lasciato il mosto cotto acetificato nel fusto di acciaio per farlo maturare,come ho fatto anche lo scorso anno.
Ho visto, già da un po' di giorni,che sulla superficie si sta formando un leggerissimo strato biancastro,un velo per l'esattezza,che si sta allargando su tutta la superficie.
Mi chiedo,e chiedo, se è il lavoro di acetificazione o se sia altro e come mi devo comportare.
Un caro saluto a tutti,Alessandra.
ci vorrebbe una foto...tuttavia viste le temperature raggiunte il mosto cotto e fermentato ha sicuramente iniziato l'ossidazione acetica dell'alcool e un certo "velo" di acetobatteri dovrebbe affiorare. un "velo", non fioretta (che ha uno spessore di qualche millimetro e una certa consistenza)
no, non si è caricata l'immagine
provo io ad allegare una foto della superficie della mia badessa, di qualche giorno fa, col "velo" che normalmente si sviluppa in questa fase di ossidazione acetica, già abbastanza avanzata (all'olfatto già "punge")
Mi dispiace,non riesco ad inviarla, comunque posso dire che è un velo sottilissimo,quasi trasparente,e siccome ho visto in certe foto la fioretta mi sentirei di escludere che possa asserlo nel mio caso.
Comunque grazie,Alessandra.
confrontala con la foto che ho caricato. se l'aspetto è quello sei a cavallo: è iniziata la tua ossidazione acetica. dunque NON disturbare nulla assolutamente, lascia il più possibile ossigenato il mosto e verifica all'olfatto il progredire dell'acetificazione
Cercherò di caricare la foto in qualche modo,nel frattempo quindi se è partita la biossiadazione acetica io tra quanto potrò utilizzare il mosto, cioè metterlo nella botte più grande?
Alessandra, tieni comunque conto che l'inox non è un buon posto per tenere acidi. L'AISI 316 è realizzato proprio per questo ma in generale ti consiglio una badessa in legno. Dalle tue parti non dovresti avere difficoltà a trovarne una bella profumata. Io ne uso 8 di Nobile di Montepulciano che sono una meraviglia.
Sì, certo, è nella mia intenzione farlo ma questo virus, purtroppo ha fermato tutto,anche qui da noi, e tanti progetti sono saltati.
Per fortuna ora ripartiamo e sarà mia premura proprio fare questo acquisto.
Grazie per il consiglio. Un saluto.
devi fare un controllo organolettico...più "punge" più si è ossidato in aceto. dipende da molti fattori, di cui il principale è la T media del tuo mosto (che dipende da dove è fisicamente…). io posso dirti che il mio, in badessa di legno (quindi con T un poco "coibentata" dal legno stesso") ho già cominciato a trasferirlo per i rincalzi, dove eventualmente poi prosegue l'ossidazione se non completa. Altro: vero il discorso sull'inox: in mancanza di una badessa, meglio sicuramente il vetro (damigiana col collo ben aperto, rompendolo a caldo, però !)