Ciao a tutti, sono allievo assaggiatore della Consorteria di Spilamberto; di recente ho visto una scheda di valutazione che penso usino a Reggio Emilia. Questa scheda mi è sembrata più semplice e comprensibile rispetto alla nostra; qualcuno ne sa qualcosa? Ci sono gruppi di assaggio che la usano? La useremo tutti o è meglio quella della Consorteria? Ho anche cercato in internet di scaricarla ma non l'ho trovata, qualcuno può darmente una copia?
Grazie.
Ciao Tommi, ci ho messo qualche giorno a rispondere, ma perchè nemmeno io ritrovavo più la scheda reggiana. In effetti la ricerca era più semplice del previsto, poiché bastava andare sul sito della confraternita di Reggio, e proprio nell'ultimo numero del loro periodico si trova la scheda e la descrizione.
Poi ci sono altri discorsi da fare: gli assaggiatori del Consorzio reggiano dei produttori utilizzano una scheda differente (non so quanto, non l'ho mai vista), e soprattutto il gruppo dell'Università da anni sta proponendo un nuovo approccio all'analisi sensoriale, e proprio su un Quaderno della Confraternita di Reggio (Quaderni della Confraternita, 2013 - 4, EDIZIONI TECNOGRAF, ISBN 978-88-7559-055-0) venne pubblicata una scheda decisamente innovativa e di forte rottura con le esperienze consolidate.
Ho un po' di materiali in proposito, ma penso di non poterli pubblicare qui in quanto protetti da copyright. Provo a coinvolgere Federico che ha lavorato non poco su questa tematica.
Ciao a tutti, la scheda che abbiamo sviluppato e la relativa guida potete trovarla sul nostro sito, all'indirizzo http://www.mostodegliestensi.it/2016/10/25/la-nuova-scheda-non-strutturata-per-lanalisi-sensoriale-dellaceto-balsamico/
Essendo noi i proprietari non c'è problema di copyright e potete scaricarla e usarla liberamente, sempre citando la fonte.
L'esperienza con gli assaggiatori della Confraternita di Reggio Emilia è stata interessante ma incompleta, a causa di alcuni "conservatori" che hanno depistato il nostro percorso, facendoci perdere anche molto tempo (fra l'altro neanche pagato all'Università in nessuna forma...).
In realtà noi crediamo molto nello sviluppo della scheda per l'analisi sensoriale, e ci piacerebbe sentire tutte le opinioni per migliorarla il più possibile.
Aggiungo infine, con un pizzico di "amarezza", che la scheda che la Confraternita ha recentemente adottato ha preso dalla nostra idea quello che voleva e ha, come al solito, evitato di riconoscerci qualunque merito... Ma si sa, il mondo del balsamico è così... Comunque l'ultima revisione della scheda da noi sviluppata, che evita di usare descrittori astrusi come "armonia", "franchezza", e definisce i caratteri REALI del balsamico, è disponibile nella sezione news di www.mostodegliestensi.it
Tommi, come accade per il balsamico, c'è voluto un po' di tempo ma le risposte sono arrivate, e direi piuttosto particolareggiate.
By the way, seguo gli assaggi da alcuni anni, e ancora non ho ben capito cosa sia la "franchezza".
Un piccolo pensiero su quanto detto da Federico.
Certo che le associazioni "storiche" sono lente ad acquisire novità specie se proposte da società private. Questo forum nasce proprio perché la comunità tutta possa, pian piano, farsi promotrice dell'ammodernamento di questo piccolo e meraviglioso mondo.
Marco buonasera, leggo ora ma penso e spero tu abbia già trovato la risposta alla franchezza. Con quella voce si va a verificare l’assenza di difetti nel campione. Da non confondere con la finezza che invece va a verificare i pregi del campione. Le due cose sembrano automatiche e collegate ma non è così. Un campione può non avere difetti e allo stesso tempo avere dei pregi, oppure non avere difetti e allo stesso tempo nessun pregio olfattivo particolare. Se ci sono altri dubbi proviamo a risolverli insieme più che volentieri! Giorgio Gambigliani Zoccoli